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zakopane 2008

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Non è una casa. E' un albergo. Era un albergo, a dire il vero, perchè oggi è un museo. Il museo più importante di Zakopane, una cittadina di trentamila abitanti in Polonia meridionale. Zakopane è attualmente il centro sciistico più importante della Polonia, conosciuto sotto l'augurevole nome di "Piccola svizzera", e frequentata a suo tempo addirittura dal rivoluzionario sovietico Vladimir Lenin. L'Unione Europea sta coprendo di denaro questa zona , convinta che strade e infrastrutture turistiche appropriate siano, qui, in grado di creare un plus valore ed un ritorno economico considerevole. L'albergo in fotografia, però, non è di recente costruzione. Esiste sin dalla prima metà del secolo scorso. Su una parete di una stanza, molti anni fa, fu scritta questa preghiera: mamma.. mamma non piangere..no.. Castissima Regina del Cielo Aiutami sempre. Ti saluto, o Maria A scriverla, chissà come, sul muro, una ragazza di 18 anni, Helena Wanda Blazusiakówna, prigion

Lei non sa chi sono io

La finta ingenuità mi dà molto fastidio. E' vera e propria ipocrisia. tutti si scandalizzano perchè un politico del PDL ( Chiodi, in Abruzzo) offre lavoro in cambio di voti. La notizia è qui . tra l'altro, c'è chi, di fronte ad un contratto di compravendita non rispettato, presenta ricorso all'ufficio del lavoro. La notizia è qui . Ora, sappiamo che la raccomandazione in Italia è costume diffuso, e, cosa gravissima, nociva per il mercato. Questo è un bel libro sull'argomento. Ma essa esiste, e la gente lo sa, e agisce di conseguenza . Dunque, a voler estremizzare, la raccomandazione serve a noi per lavorare, e serve agli imprenditori, per avere dalla politica dei finanziamenti, o delle leggi a favore (come piani regolatori, per esempio). I politici, con i propri uomini nelle aziende, o negli enti, creano grumi di potere, che diventano riconoscenza al tempo delle elezioni. E allora, basta intermediazioni . Che i politici incontrino la gente, e promettano lavoro, f

la scuola su tutto

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Succede che nel mondo c'è crisi. ne parlerò più in là. Per ora basti dire che, tra chi ancora lavora, tre al giorno muoiono. Queste le cifre. C'è chi parla di fatalità, chi invece parla di responsabilità ben precise. Mettiamo il caso sia una fatalità. Da sempre l'Uomo agisce per proteggersi dalla Natura, e dal Caso. L'evoluzione dell'Uomo stesso, e le sue invenzioni, ne sono un esempio. L'uomo primitivo si rifugiava in una grotta per evitare la casualità della pioggia. Oggi abbiamo gli ombrelli, e possiamo stare in strada mentre piove. Il calcolo delle probabilità è per esempio un modo per limitare la casualità, per controllare al meglio ciò che, intuitivamente, sembra sfuggire alla razionalità. I parafulmini eliminano la possiblità che il verificarsi casuale di determinate condizioni atmosferiche provochi uno scarico di corrente elettrica fatale per l'uomo. Forse è impossibile prevedere quando un fulmine colpisce una determinata superficie; ma se,

SARAH PALIN, GUERRA IN IRAQ E' STATA ORDINATA DA DIO

Washington, 4 set. - (Adnkronos) - La governatrice dell'Alaska Sarah Palin, candidata alla vicepresidenza degli Stati Uniti nel ticket presidenziale repubblicano che la vede al fianco del John McCain, ha sostenuto che la guerra in Iraq e' stata condotta dall'amministrazione Bush su "mandato di Dio". In un vecchio discorso tenuto lo scorso giugno e diffuso via internet, la 44enne outsider e astro nascente della destra religiosa conservatrice si era rivolta agli studenti di teologia presso la 'School of Ministry' affermando: "I nostri leader hanno mandato le truppe in Iraq per volere di Dio". "Dobbiamo pertanto pregare per i nostri soldati, perche' esiste un piano e questo piano e' il piano di Dio", ha aggiunto l'esponente repubblicana. Prima di iniziare a circolare liberamente sul web, il video del discorso era comparso inzialmente sul sito internet della congregazione pentecostale dell' 'Assemblea di Dio' della

la memoria è una montagna di merda

da "La Repubblica" dell'8 dicembre 1985: REGGIO CALABRIA - "Lo scontro con la mafia riguarda tutta la società civile", dice Quirino Ledda, vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria. E un grande corteo, ieri, per le strade di Reggio ha lanciato la sua sfida alle cosche, in un silenzio rotto soltanto dagli slogan. C' erano tutti: così la risposta alle violenze che insanguinano la provincia e la regione e la ribellione alla prepotenza delle piovra sono state corali. Dal ponte della Libertà, al rione S. Caterina, fino a piazza Duomo almeno ventimila calabresi hanno rivendicato il diritto ad una vita più dignitosa, hanno testimoniato la speranza ad un futuro in cui sia la legge della convivenza civile a trionfare e non quella dei mitra e della lupara. "Certo ci vuole ben altro per sconfiggere le cosche", ha commentato Ottaviano del Turco , numero due della Cgil, che con Cisl e Uil ha organizzato la "marcia antimafia", "ma è g

mal occhio

in una navigazione in rete a caccia dell'inconsueto, leggo una citazione che Alessandro Meluzzi, psichiatra fa, a proposito della visibilità, di Simone Weil . La visibilità ha cambiato il suo significato. All'inizio del secolo, definiva la possibilità di "vedere lontano". Oggi, e sempre di più in futuro, definisce la capacità di "essere visti".

l'eterno ritorno

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Un'autista di un camion che trasporta surgelati deve consegnare la merce in una città, nel casertano. Si alza presto ogni mattina, così presto che è quasi notte del giorno prima, notte tardi. Stanco già di suo, a metà giornata si trova di fronte, ad un centinaio di metri dal supermercato dove è diretto, una strada completamente invasa da rifiuti. Al centro cassonetti piombati. Una semplice occhiata, e intuisce cosa fare. Retromarcia, e via, alla ricerca di un percorso alternativo. Ma è senza fortuna, perchè arrivare al supermercato da dietro, significa salire e scendere una intera collinetta su una strada così stretta da rendere problematico ogni manovra. Inoltre è stanco, e poco propenso a compromessi. Tanto più che l'insegna è già lì, una manciata di metri a separarla dal camion, e molto più di una manciata di rifiuti. A lato della strada (i rifiuti sono tutti al centro), tre sedie. Occupate. Tre statue che si accorgono di lui, solo quando, scendendo dal posto di guida, man